Francesco Bettella, l’incontro con i vertici e i dipendenti della Fondazione OIC

Il sorriso radioso a illuminare il volto, le due medaglie al collo, a ricordare il valore di un traguardo straordinario (quello di un doppio podio in una competizione a cinque cerchi) che pochissimi atleti riescono a tagliare: nel pomeriggio di giovedì, accompagnato dalla presidente di Civitas Vitae Sport Education Silvana Santi e da alcuni rappresentanti dell’associazione, Francesco Bettella ha incontrato il presidente e il direttore della Fondazione OIC, Andrea Cavagnis e Fabio Toso, che hanno voluto festeggiare con lui la doppia impresa di Tokyo, ringraziandolo per lo straordinario esempio umano e sportivo.

Con la consueta pacatezza, Bettella ha espresso il suo grazie alla Fondazione OIC e all’associazione Civitas Vitae Sport che «mi hanno accolto tre anni fa in un periodo molto difficile, supportandomi in ogni modo». L’atleta ha speso parole di amicizia nei confronti Silvana Santi, «che mi è stata vicino spingendomi nei momenti più bui» e ha ricordato ancora una volta il ruolo fondamentale del suo allenatore Moreno Daga della società Padovanuoto, «riferimento molto importante per me». «Anche se non siete potuti venire con me a Tokyo ho sentito fortissimo il tifo che arrivava dall’Italia!», ha aggiunto Francesco, rivolgendosi ai presenti, fra cui anche l’ex velocista Manuela Levorato, Francesco Peghin, sostenitore della Civitas Vitae Sport e Iolanda Gentile e Vitaliano Spiezia, presidenti rispettivamente di Vada e Agorà, le due associazioni della Terza età protagonista che supportano le attività della Fondazione e si sono unite ai complimenti a Francesco.

A fare da “mascotte”, due bambini del centro infanzia di OIC.

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