Francesco Bettella, Road to Tokyo

Francesco Bettella è al lavoro in vista delle Paralimpiadi 2020, per completare il tris dopo la partecipazione a Londra 2012 e a Rio de Janeiro 2016, da dove è tornato con due medaglie d’argento
«Sono nel pieno della preparazione, stiamo lavorando molto – sottolinea Bettella, atleta tesserato per Civitas Vitae Sport-Education – Oltre agli allenamenti in acqua, alla Padovanuoto con Moreno Daga, abbiamo aggiunto due giornate di lavoro in palestra, della sede di via Toblino presso il Civitas Vitae Angelo Ferro. Saraa Franchin mi segue in questi esercizi che sono molto utili».


Per Bettella questa sarà una stagione particolare, perché rispetto alle precedenti esperienze olimpiche gareggerà in una diversa categoria in seguito alla riclassificazione, passando dalla S1 alla S2: «Ovviamente in questa nuova categoria sono meno competitivo, perché mi trovo di fronte atleti più forti e diversi fisicamente. Il nuovo regolamento mi svantaggia, ma me ne faccio una ragione, inutile recriminare. Attualmente sono tra i primi otto al mondo, sono fiducioso di potermi giocare le mie carte».

Tokyo per Francesco Bettella sarebbe la terza partecipazione alle Paralimpiadi e quindi da giocarsi in vasca avrà anche l’esperienza: «Già a RIO ho potuto fare tesoro dell’esperienza precedente – conclude Bettella – Sicuramente esserci già passato è fondamentale per poter gestire la gara e quello che ci sta attorno. Questo è importante sicuramente per me, ma spero di mettere a disposizione questo bagaglio anche ad altri atleti, forti ma che magari hanno meno esperienza a livello internazionale».
Nelle foto Francesco Bettella in allenamento in palestra con Sara Franchin e in compagnia del presidente della Fondazione Oic Onlus Andrea Cavagnis.

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