Sport e integrazione, una mattinata da ricordare

Una mattinata all’insegna dei valori dello sport, dell’integrazione, della festa per gli straordinari risultati raggiunti da Francesco Bettella e del ricordo della figura e della dedizione al servizio dell’agente della polizia locale Massimo Boscolo, che ha perso la vita in un incidente stradale lo scorso ottobre.

E’ ancora forte l’emozione per l’intenso momento vissuto sabato 21 novembre e nato dalla collaborazione fra Fondazione Oic e Associazione Civitas Vitae Sport Education.

Un’occasione per raccontare alla cittadinanza e alle tante autorità intervenute il valore e i risultati raggiunti dal progetto “SicuraMente in pista di Educazione stradale”: i bambini della scuola primaria “Della Vittoria” (XII Istituto comprensivo “don Bosco” di Padova), emozionatissimi e molto disciplinati, hanno proposto una dimostrazione delle attività che dopo un anno e mezzo di stop a causa del Covid sono finalmente ripartite nelle scorse settimane. Il progetto – nato nel 2012 grazie alla collaborazione tra Fondazione Oic Onlus e Polizia municipale del Comune di Padova, associazioni Civitas Vitae sport educatione, Agorà  Laboratorio Terza Età – ha raggiunto oltre 2mila bambini.

Particolarmente intenso e toccante il momento dell’intitolazione del pistodromo Oic a Massimo Boscolo, vittima di un incidente mentre scortava il team di handbike Obiettivo 3, l’associazione fondata da Alex Zanardi. Nei loro interventi il direttore generale della Fondazione Oic Fabio Toso, l’assessore del Comune di Padova Diego Bonavina, il comandante della Polizia Locale di Padova Lorenzo Fontolan, il vicesindaco di Chioggia Daniele Tiozzo Brasiola hanno ricordato come Boscolo fosse una figura capace di coesione, che interpretava il suo lavoro come una missione.

L’ultima parte della mattinata è stata occasione per celebrare, nella vicina Sala Pontello, le due medaglie conquistate a Tokyo da Francesco Bettella e per presentare il progetto di ricerca finanziato dalla Fondazione Cariparo con la partecipazione della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (Fispes) e l’Università di Padova. Un’iniziativa che vede impegnato in prima linea il nuotatore azzurro, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Ingegneria industriale, e che punta a migliorare la qualità di vita e le prestazioni sportive degli atleti in carrozzina partendo dal rugby e dall’atletica per poi allargarsi ad altri sport.

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